Se non ti trovano su internet, non esisti.
Una frase ad effetto ovviamente, ma che cela un fondo di verità.
In un’epoca in cui le ricerche su qualsiasi argomento vengono principalmente condotte online, l’essere ben posizionati sui social concede un vantaggio a dir poco spiazzante. In questo caso viene in soccorso alle aziende il Social Media Marketing, quella branca del marketing dedicata alla visibilità, interazione e vendita sui social media. Rispetto all’advertising tradizionale cambia il terreno di gioco e quindi regole e strategie da mettere in campo. Cerchiamo di vedere quali sono le principali caratteristiche di questo ambito di applicazione. Prima di proseguire però, una precisazione: il social media marketing e il marketing tradizionale non sono la stessa cosa. Vediamo in dettaglio cosa li differenzia.
Cos’è il Social Media Marketing
Ciò che separa il social media marketing dal marketing tradizionale è l’obiettivo.
Il primo deve mirare a un dialogo con il consumatore tramite social media, il secondo di vendere tramite canali diretti. Lo studio della pubblicità non vede più il target come pura audience da bombardare d’informazioni. La concezione del consumatore, oggi, è molto chiara: una decisa individualità, dotata di unicità e preferenze proprie, che acquista tenendo anche conto del portfolio di valori che un brand sa proporre. Il dialogo con il cliente può risultare utile per capire le nuove esigenze dei vari tipi di stakeholder attorno ai quali ruota un’organizzazione. La community di consumer è una risorsa per il miglioramento della cultura aziendale. L’era in cui i grandi brand potevano permettersi di ignorare i consumatori è ormai giunta al termine. I marchi, oggi, sono al servizio dei propri clienti. I social media sono il luogo principe per quel dialogo con la community che è tra gli obiettivi di ogni organizzazione.
I Social Network e la brand reputation
Tutti ci fidiamo di un’informazione ricevuta attraverso il passaparola, soprattutto se la reputiamo la fonte che ce l’ha trasmessa autorevole. Il vantaggio dei social network è proprio il creare una connessione in cui anche gli utenti sono creatori di contenuto. Una transizione travolgente: da consumer a prosumer. Proviamo ora a fare un elenco dei social network più utilizzati al momento:
- Facebook: lo conosciamo tutti, sia per la sua storia che per la velocità di affermazione nel periodo successivo alla sua nascita. Che, a pensarci bene, ormai risale a quindici anni addietro.
- Instagram: piattaforma conosciutissima, ha il vantaggio della semplicità di utilizzo e ricerca grazie agli hashtag. Creativo e visuale, annovera tra le sue funzioni stories, IGTV e guide.
- Twitter: il sociale più “minimal” dell’elenco, il suo obiettivo è l’immediatezza e semplicità di informazione. Amatissimo dai giornalisti e perfetto per gli update, ha sicuramente il bacino di utenza più adulto assieme a Facebook (LinkedIn escluso).
- Linkedin: un social network particolare, ha lo scopo di mettere in contatto realtà professionali tra di loro (B2B) e datori di lavoro con professionisti e clienti (B2C).
- Youtube: il più smisurato archivio video mai concepito nella storia umana. La maggior parte dei creatori di contenuti sono gli stessi utenti che immettono i loro video alimentando il flusso dei contenuti.
- TikTok: il più “giovane” ma il più promettente tra i simili. Il particolare algoritmo di cui è dotato permette a ogni utente di apparire nella homepage di qualunque altro. Sta spopolando tra i giovani e ne abbiamo già parlato in questo articolo.
Ma come si organizza una campagna social? Quali obiettivi sono fondamentali?
Non c’è un’unica risposta in quanto dipende dall’obiettivo che ci si pone. Alcuni esempi possono riguardare la brand awareness, la brand reputation o la brand image. Possiamo utilizzare i social per lanciare un nuovo prodotto o servizio, oppure semplicemente per aumentare la fidelizzazione della clientela di riferimento o infine aumentare il raggio di influenza su potenziali clienti. Ma chi si occupa di questo, non semplice, mestiere? Il social media manager.
Social Media Manager
Questa figura professionale gestisce per conto delle aziende la loro immagine e reputazione digitale. Gestisce le campagne pubblicitarie o di comunicazione che vengono veicolate su internet e in particolare sui social media. Crea interazione nei vari profili con le community, le mantiene attive e pensa a contenuti innovativi per scalare le classifiche di settore. Si tratta di una figura fondamentale per le imprese che vogliono essere competitive online. È possibile trovare la figura all’interno dell’organico aziendale oppure come freelance a contratto.
Per Concludere
Quest’overview mirava a rendere l’idea della professionalità del social media manager. Ovviamente ci sarebbe molto da aggiungere, trattandosi di una professione che include moltissime mansioni. Il consiglio per un brand che intenda sbarcare su una qualunque piattaforma social è di affidarsi a team di esperti o figure professionali. Improvvisare una linea editoriale senza alcuna expertise non è una buona idea. Gli errori commessi sui social si pagano a caro prezzo e possono comportare conseguenze reputazionali tragiche. Affidarsi a un team di professionisti della comunicazione è una strategia vincente per evitarne. Se avete dubbi su chi contattare Mezcal potrebbe fare al caso vostro!