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Montaggio video: come nasce e gli strumenti del video editing

C’è chi associa il merito di un buon film alle scelte registiche, chi alla bravura degli attori, altri alla stesura riuscita del testo. Spesso e volentieri si dimentica il fondamentale lavoro del video editor che, nell’ombra della sala edit, scandisce il ritmo del materiale che ci viene sottoposto. Non solo nell’ambito cinematografico, ma anche nel quotidiano ci misuriamo ogni giorno con le abilità strabilianti di questi professionisti del montaggio. Tutta la loro bravura sta nel fatto che non ci sia traccia del loro lavoro! La macchina da presa e, ancor di più, il montaggio video sono lenti attraverso le quali osservare il mondo. Facciamo luce insieme dunque su cosa si cela nel buio delle sale di produzione e post produzione.

 

LA STORIA DEL MONTAGGIO: BREVI CENNI STORICI

 

Il montaggio analogico

 

La storia dell’editing corre su binari paralleli alla storia del cinema; solo negli ultimi anni ha intrapreso un percorso autonomo che si allontana dal grande schermo. Ripercorriamo brevemente le tappe principali dell’arte del montaggio video.

Nel 1890, Thomas Edison aveva ideato il kinetoscopio, un apparecchio che permetteva di guardare delle immagini in movimento attraverso un oculare posto su una cassa. Bisognerà attendere i primi anni del Novecento per poter osservare i primi rudimentali tentativi di editing su pellicola: venivano utilizzate forbici e nastro adesivo per tagliare la pellicola ed eliminare le scene in eccesso. Questa tecnica venne utilizzata fino all’invenzione della prima macchina di montaggio: Moviola. Iwan Surrier, ingegnere elettrico olandese, pensò inizialmente il dispositivo come proiettore cinematografico ad uso domestico, ma l’idea non ebbe grande seguito anche a causa del costo elevato. Venne riproposto in seguito come sistema per il montaggio e da allora riscosse un grandissimo successo, tanto che al figlio Mark venne assegnata una stella sulla Walk of Fame di Hollywood per il fondamentale contributo al cinema. Venne utilizzata da molte case di produzione celebri come Universal Studios, Warner Bros., e Metro Goldwyn Mayer. Tutt’ora l’azienda è ancora attiva a Hollywood.

 

 

Image credits: sutori.com

 

 

Il montaggio non lineare

 

Alla cerimonia degli Oscar del 1934, per la prima volta l’Academy Awards inserì nella lista delle premiazioni anche il montaggio cinematografico: Hollywood celebrò il prezioso contributo di Conrad A. Nervig al film “Eskimo”. Nel 1956 si registra un’altra importante data per la storia del montaggio video: la compagnia di elettronica statunitense AMPEX ideò il primo videoregistratore che permetteva di registrare immagini video su nastro magnetico veloce. Questa scoperta concluse la storia del cosiddetto montaggio lineare o analogico, ovvero il sistema attraverso il quale si manipolava direttamente la pellicola impressionata durante le riprese. Nel 1971 venne introdotto il CMX 600, la prima macchina computerizzata non lineare utilizzata per l’editing offline. Anche questo dispositivo ottenne numerosi riconoscimenti, tra cui un Emmy Award. Tuttavia l’utilizzo prevedeva unità disco grandi quanto una lavatrice, rendendo estremamente difficile il trasporto. Da questo momento in poi, il montaggio analogico cadde in disuso in favore del montaggio non lineare, tecnica tutt’ora utilizzata che permette di creare una copia del lavoro originale, rendendo il lavoro di editing più libero e agevole.

 

 

montaggio video

 

 

IL LAVORO DELL’EDITOR: I SOFTWAR PRINCIPALI

 

La realtà digitale odierna offre innumerevoli programmi video a cui si può approcciare davvero chiunque. Questo non significa che chiunque possa essere definito un video editor. Il montaggio richiede delle competenze tecniche e informatiche dettagliate e complesse che spesso non sono accessibili a coloro che non abbiano una solida formazione. L’editor è colui che taglia, monta, ricostruisce le scene o le clip, dando ritmo, vigore e intensità alle immagini; manipola insomma le nostre emozioni e le trascina fino al sipario nero finale. Questo video riassume perfettamente cosa esattamente faccia un professionista del montaggio:

 

 

 

 

I MIGLIORI PROGRAMMI DI VIDEO EDITING

 

Vediamo ora dunque in dettaglio alcuni dei principali programmi di video editing:

    1. Adobe Premiere Pro : è il software multipiattaforma (macOS e Windows) più utilizzato in ambito professionale. Le numerose funzioni avanzate si inseriscono in un’interfaccia semplice e intuitiva che permette sia a professionisti che semiprofessionisti di ottenere risultati davvero notevoli. È inoltre in grado di elaborare tutti i formati video a livello nativo.
    2. Avid Media Composer: è il programma attraverso il quale si effettuano montaggi video, clip, trailer, film e programmi televisivi. È un software completo, per questo sconsigliato a chi è alle prime armi con il mondo dell’editing. Nonostante richieda un po’ di tempo per imparare a usarlo, non se ne può prescindere per un uso professionale del montaggio video.
    3. Black Magic DaVinci Resolve: DaVinci è uno dei software di editing video migliori sul mercato utilizzato anche dai registi di Hollywood. Permette di montare, editare il suono, creare effetti e correggere il colore. Essendo un programma professionale richiede che l’utente abbia un notevole pacchetto di conoscenze pregresse in ambito editing.
    4. Final Cut Pro: questo software di montaggio video è disponibile solo per macOS. Dal design rinomato della casa di Cupertino ha ereditato un layout chiaro che ne rende l’utilizzo chiaro e intuitivo. Le principali qualità di Final Cut sono la possibilità di elaborare file particolarmente pesanti senza sovraccaricare il sistema, disporre di funzioni di editing audio ed effetti visivi avanzati.

 

PER CONCLUDERE

 

Ci sono tantissimi modi per raccontare una storia: la si può scrivere, dipingere, raccontare, cantare. Siamo cresciuti con le storie e le storie hanno plasmato il nostro mondo. Questo perché i racconti non sono altro che una metafora della vita edulcorata e digeribile, dal quale trarre una morale che spesso è difficilmente estrapolabile dalla realtà. Sono un modo per conoscere il mondo che ci circonda. Nei secoli, molti scrittori si sono sfidati a colpi di penna per intessere storie avvincenti, numerosi pittori hanno cercato di imprimere sulla tela schegge di realtà, tanti drammaturghi hanno provato a mettere in scena la commedia umana. Nel Novecento poi si è fatto largo un nuovo modo di raccontare: il cinema, che non si serviva più di penne, colori o suoni per narrare una storia. L’inchiostro del cinema è la luce, come scriveva Cocteau, e la sua grammatica il montaggio. Mezcal Academy non solo vuole mettere a disposizione tutti gli strumenti per renderti un professionista della narrazione per immagini ma ti fornirà la stoffa per cucire il tuo personale stile creativo attraverso un corso che ti permetterà di conoscere tutti i segreti del video editing. Non aspettare, unisciti a noi!