Abbiamo parlato negli articoli precedenti di alcune tipologie di marketing: green marketing, content marketing, branded content. Oggi vediamo alcuni esempi di Guerrilla marketing che possano spiegare meglio le possibili applicazioni di questa tipologia di marketing moderno.
Guerrilla Marketing: quando nasce e cos’è
Nel 1984 Jay Conrad, un pubblicitario statunitense, definì nel suo libro la guerrilla marketing come un metodo di promozione pubblicitaria non convenzionale e con costi ridotti, ma molto efficace come coinvolgimento del target. Una delle prime case history di questa tipologia di marketing riguarda l’inserimento di messaggi pubblicitari all’interno di un ambiente urbano. Si trattava principalmente di scritte, manifesti e cartelloni, che potessero attrarre e incuriosire i passanti “costringendoli” a spostare l’attenzione proprio sul messaggio contenuto nel cartellone o nel manifesto.
Quali sono, in generale, le peculiarità del guerrilla marketing? Qui non si parla, come in altri casi, di grandi investimenti di capitale. Al contrario il tentativo è quello di spendere meno denaro possibile puntando molto sulla creatività e sulla fantasia. Il guerrilla marketing usa un tono di voce provocatorio e dissacrante, cercando così di differenziare i messaggi dai concorrenti dello stesso settore. Le campagne di guerrilla marketing hanno anche la capacità di rimanere impresse nella memoria dei consumatori. Sicuramente il paesaggio urbano è quello che più si presta al il guerrilla marketing. Questo per natura tende a sfruttare luoghi particolari per far “apparire” i suoi messaggi in modo che la campagna possa venire fotografata, condivisa e resa virale dalla community.
Guerrilla marketing: esempi nel paesaggio urbano
Gli elementi con cui il brand fa parlare di sé possono essere integrati al paesaggio urbano. Buoni esempi sono gli autobus, le fermate delle metropolitane e le facciate dei palazzi.
Come si può vedere da questa fotografia, il marchio di fast-food più famoso al mondo ha voluto integrare uno dei loro prodotti più facilmente riconoscibile (le patatine fritte) con il paesaggio stradale (strisce pedonali).
Altra location spesso utilizzata è quella dei punti di ristoro nei parchi. Questa scelta è stata fatta per esempio da Samsung che, non molto tempo fa, ha posizionato due panchine equipaggiate di parasole nel parco di Porta Nuova a Milano. Le possibilità di utilizzo sono pressoché infinite, l’unico limite è l’immaginazione.
Un ultimo esempio, prima di passare ai casi di maggior successo, può essere quello del guerrilla marketing sulle banchine di attesa degli autobus o tram. Questi luoghi sono molto frequentati da un audience priva di stimoli e con molto tempo a disposizione: una location perfetta per una campagna di guerrilla marketing.
Guerrilla Marketing: esempi dirompenti
Nella Milano frenetica e incessantemente di corsa, una mattina, spunta dal nulla un sottomarino contornato di transenne. Quest’iniziativa porta la firma del gruppo assicurativo Generali. Per l’apertura di una nuova sede in città, il gruppo ha voluto ricordare al pubblico come gli imprevisti possano colpirci in qualsiasi momento.
Molto particolare e apprezzato è stato l’evento “Black Future Social Club” creato da Netflix. Durante la manifestazione la distopia della tv series ha raggiunto la realtà. Quale è stata, vi chiederete, la particolarità della campagna? L’accesso era limitato a chi aveva almeno 1000 follower su Instagram. I partecipanti dovevano postare sul social le varie foto dei piatti portati durante la cena, Per poter continuare la cena ogni foto doveva raggiungere almeno 50 like, pena l’eliminazione dall’evento.
L’ultimo esempio di guerrilla marketing che ha conquistato la capitale finanziaria d’Italia è arrivato per promuovere l’uscita della seconda stagione di Stranger Things. Vari elementi urbanistici (cabine telefoniche, panchine, annunci) sono stati inglobati nel “sottosopra”. Era inoltre possibile chiamare un numero di telefono, nascosto nei vari oggetti, al quale rispondeva una voce registrata di uno dei protagonisti della serie che, attraverso vari indizi, portava l’utente alla scoperta degli altri luoghi “contaminati” della città.
Per concludere
In questo articolo abbiamo intuito la potenza mediatica che possono scatenare le campagne di guerrilla marketing. Un modello di marketing non convenzionale ma molto efficace per campagne low budget. Con l’appoggio di una buona agenzia creativa sarà, quindi, possibile creare un evento che rimarrà nella mente del consumatore per molto tempo.
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