Per comprendere appieno come la formazione a distanza (o FAD) si è evoluta fino ai giorni nostri, bisogna considerare la sua profonda connessione con le telecomunicazioni e la tecnologia. Il suo consolidamento corre, infatti, di pari passo con il progresso, la globalizzazione e l’accorciamento dei tempi di interazione. Per quanto si pensi che gli E-Campus e la DAD siano realtà recenti, l’idea di svincolare l’apprendimento dai limiti spazio-temporali è antica di almeno due secoli. Andiamo a ripercorrere il suo sviluppo storico dai primo tentativi fino alla moderna FAD 4.0!
LA FAD DI PRIMA GENERAZIONE: LA CONOSCENZA NELLA BUCA DELLE LETTERE
Con lo sviluppo dei moderni servizi postali nell’Europa tardo-ottocentesca, si rese possibile per gli studenti mantenere un rapporto continuativo con un ente di formazione lontano anche centinaia di miglia dalla propria residenza. La borghesia europea del XIX sec. cominciò a sfruttare quest’opportunità, ricevendo per posta manuali, test e – una volta ultimati i corsi – i relativi attestati di frequenza. Si trattava di servizi costosi e riservati alle sole classi abbienti, messi a disposizione da enti privati. Inoltre, questi primi esperimenti di formazione a distanza erano incentrati su saperi professionalizzanti, come la stenografia. Inizialmente esclusi da questi esperimenti didattici risultavano quindi gli studenti in età scolare.
Sir Pitman, inventore della stenografia e del primo progetto didattico a distanza.
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I paesi più all’avanguardia in questo senso furono quelli più industrializzati: soprattutto la Gran Bretagna, vero e proprio centro del mondo e fucina di continue innovazioni. Dal Regno Unito, esperimenti di didattica a distanza si irradiarono in tutto il mondo anglo-sassone: in America, nel 1873, l’Illinois University propose il primo corso universitario riconosciuto a distanza. Si comprese, proprio sul finire dell’Ottocento, che la formazione a distanza era ottima occasione di riscatto sociale per quelle classi subalterne in cui il lavoro minorile era pratica diffusa e causa di analfabetismo. Fu così che nel 1914, nelle ex colonie inglesi d’Australia e di Nuova Zelanda, si sperimentò un modello di formazione a distanza integrativa per giovanissimi lavoratori altrimenti impegnati in fabbrica.
LA FORMAZIONE A DISTANZA E I MEDIA AUDIOVISIVI: IL SAPERE TRASMESSO VIA RADIO E TV
A fornire un potente strumento ausiliario per gli enti didattici furono i mass-media che avrebbero stravolto la società occidentale del Novecento: radio e televisione. Le tecnologie audiovisive faciliteranno enormemente il processo di trasmissione del sapere. I contenuti didattici trasmessi via radio e video avevano il vantaggio del maggiore coinvolgimento e della minore impersonalità. L’abbattimento dei costi che questa nuova tipologia di media determinava contribuì inoltre a democratizzare la FAD, rendendola accessibile a fasce sempre più ampie di popolazione. E fu così che, dall’avvento delle prime trasmissioni commerciali, sia atenei che stazioni radiofoniche lavorarono a progetti didattici. Fu il caso dell’università dello Utah, in USA, che tenne il primo corso radiofonico della storia o delle prime trasmissioni educational, trasmesse da BBC.
Image credits: BBC Official Twitter channel
La televisione, nel secondo dopoguerra, asprirà ancor di più questa tendenza,. Lo storico pay-off di BBC (inform, educate, entertain) nasce proprio con la trasmissione in chiaro dei primi programmi televisivi. Similmente, RAI contribuì in maniera marcata a diffondere l’italiano come lingua maggioritaria.
Il vero passo in avanti avvenne tra il 1960 e il 1980, quando vennero introdotti sul mercato supporti su cui immagazzinare dati audiovisivi (VHS, LP e poi CD AUDIO). L’impulso alla FAD fu notevole, soprattutto in ambiti quali la didattica delle lingue e della musica.
Questa serie di innovazioni mediatiche e comunicative poggerà le basi per la futura evoluzione definitiva della formazione a distanza: la rivoluzione digitale.
FAD GOES DIGITAL: LA TERZA GENERAZIONE DELLA FORMAZIONE A DISTANZA
La crescente potenza dei processori e l’invenzione di data support digitali (CD-ROM, floppy disk) segnò la grande innovazione tecnologica dei primi anni Ottanta. Molti editori investirono nella digitalizzazione del sapere. A quel periodo risalgono i primi CD-ROM educational. In Italia si segnalarono per proattività Giunti e De Agostini, attivissime nel digitalizzare la loro vocazione di storici editori di enciclopedie.
La sola digitalizzazione avrebbe però semplicemente aggiunto un formato in più, frontale al pari degli audiovisivi. La vera svolta fu determinata dalla diffusione di Internet sul finire dagli anni ’90, che istituzioni pubbliche ed enti privati sfruttarono per la fondazione dei primi e-Campus. La formazione a distanza accademica ottenne nel 2001 l’attenzione delle istituzioni europee e venne regolamentata e incentivata, con una risoluzione del consiglio dei ministri dell’Istruzione dell’UE.
Unipegaso, ateneo digitale più famoso d’Italia.
Photo credits: unipegaso.it
Contestualmente, nacquero strumenti informatici pensati per strutturare progetti di formazione a distanza. Moodle, forse il più famoso di questi, rende l’apprendimento social. Nato nel 2002 come sviluppo del progetto di una tesi di laurea, è una piattaforma pensata appositamente per l’e-learning, che suddivide tutti gli utenti inclusi in ruoli e li dota di apposite stanze.
La moderna FAD online è un preziosissimo strumento integrativo o sostitutivo per la didattica tradizionale. Innovativi strumenti come la realtà virtuale, il video-learning 2.0 e la gamification propongono alternative sempre più competitive alla classica didattica presenziale. La crisi covid ha dato straordinario impulso allo sviluppo del settore, rendendo strumenti come Google Classroom universalmente diffusi.
Per concludere
In questo contesto di grande innovazione, anche Mezcal sceglie di lanciarsi in una grande avventura e per farlo si dota di una divisione Educational. Nasce Mezcal Academy: uno spazio unico, pensato per mettere a disposizione di tutti gli studenti il know-how decennale di Mezcal Content Factory. Mezcal Academy sarà un luogo di incontro e condivisione, dove pianificare insieme il futuro o immaginarne uno diverso. Rimanete in ascolto, perché sono in arrivo grandi novità!