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Entrare nel Metaverso con un avatar: opportunità o rischio?

  • Categoria dell'articolo:Innovazione

 

Entrare nel Metaverso con un avatar è un gioco da ragazzi, letteralmente. Ma quali opportunità e quali controversie si nascondono dietro questi mucchietti di pixel ai quali prestiamo le nostre sembianze?

Bastano pochi anni di esperienza sul web per sapere perfettamente cosa sia un avatar: la rappresentazione grafica virtuale in 2D o in 3D di cui si servono gli utenti per identificarsi all’interno di alcune piattaforme. Solitamente, vengono utilizzate nell’ambito del gaming, nei forum di discussione, nelle chat e in alcuni social network. Insomma, è un concetto apparentemente conosciuto. Curiosa è l’etimologia della parola, che deriva dal termine sanscrito avatâra: indica la discesa di un dio sulla terra che, prendendo sembianze umane o animali, ristabilisce l’ordine nel mondo. Questo concetto viene quindi traslato nel mondo digitale e metaforicamente denota la “discesa nel web” attraverso un corpo diverso, in questo caso quello del proprio avatar personalizzato. Questo riflessione diventa ancora più significativa quando si parla degli universi del Metaverso ed è quanto approfondiremo in questo articolo.

 

 

Gli avatar NEI metaversI: Roblox, Decentraland,
The Sandbox E Star Atlas

 

L’utilizzo di avatar è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni soprattutto grazie alla diffusione dei metaversi in cui è possibile accedere soltanto tramite il proprio avatar che, prendendo le nostre veci, si muove all’interno di questi mond. Creare il proprio alter ego è facile e intuitivo, ma si differenzia da piattaforma a piattaforma:

  • Roblox, Metaverso che registra la crescita più rapida del settore, permette di personalizzare il proprio avatar con numerosi items, tutti rigorosamente stile “lego”. Per dare al tuo avatar un aspetto unico e inimitabile, avrai sicuramente la necessità di acquistare indumenti o accessori creati da altri utenti. In quel caso, dovrai aprire un wallet personale che ti permetterà di acquistare dei Robux, la valuta del mondo di Roblox, con la quale comprare esperienze, items e giochi.
  • Decentraland, piattaforma decentralizzata che si fonda sulla tecnologia blockchain, dà due opportunità: entrare come guest oppure collegare il proprio wallet. Entrambe le opzioni permettono comunque di creare un avatar dalle sembianze umane e altamente personalizzabili.
  • The Sandbox è un complesso sistema di gioco nel quale poter creare oggetti virtuali, items, avatar o strumenti in 3D. La particolarità degli avatar di questo universo sta proprio nella loro forma: pixel ingigantiti che ricreano un personaggio customizzabile stile cartoon, che ricordano un po’ i gloriosi videogiochi nineties.
  • Star Atlas è un universo fatto di galassie, mondi paralleli in stato di quiescenza in cui vivono creature futuristiche che attendono lo sviluppo definitivo per potersi scontrare. Nell’attesa del rilascio, è possibile entrare in questo Metaverso schierandoti in una fazione: MUD, ovvero gli umanoidi guerrieri; ONI, alieni esperti di ricerca scientifica; USTUR, giganti robot dalla forza smisurata.

 

 

Le fazioni di Star Atlas.
Photo credits: https://staratlasguide.com/factions-3/

 

 

Entrare nel Metaverso col proprio avatar è quindi estremamente semplice. È necessario però tenere a mente alcuni accorgimenti che spesso vengono dati per scontato ma che sono fondamentali per iniziare l’esplorazione. Ne abbiamo parlato anche qui.

 

PER UN’ETICA DEGLI AVATAR: POSSIBILITÀ E RISCHI

 

Come per tutte le novità, occorre valutare ogni lato della medaglia. Gli avatar ci permettono l’accesso a mondi paralleli, futuristici, direttamente dalla nostra scrivania in maniera del tutto innocua. Ma è davvero così? Quando interagiamo con altre persone, il nostro comportamento è guidato dalla morale, ovvero tutti quei valori personali che riteniamo giusti. Questi valori, però, sono stati modellati per il mondo che finora abbiamo conosciuto e si adattano a qualsiasi tipo di esigenza. La nostra identità si fonda su questo. Ma cosa succede quando entriamo in un universo alternativo? Le regole che conosciamo vengono meno. Anche il nostro corpo fisico viene soppiantato da un’immagine virtuale.

Negli ultimi anni si è arrivati a raccogliere una mole tale di dati personali che fanno ipotizzare la possibilità di creare avatar che rispecchino pienamente la nostra personalità, in grado di esistere anche dopo la nostra morte biologica. Alter ego, dunque, che ci aprirebbero le porte alla tanto agognata immortalità. Ovviamente, avremmo anche la possibilità di correggere e smussare i nostri difetti, aspirando a creare un clone davvero perfetto. Basta tornare a riflettere sul termine sanscrito scelto per definire queste entità: dei dell’universo digitale.

Ma cosa comporterebbe tutto questo? La risposta a questa domanda è aperta a infinite interpretazioni. Bisogna negoziare con queste realtà, capirne i limiti e i possibili sviluppi. È un mondo affascinante, ma del tutto inesplorato e non abbiamo ancora gli strumenti per misurarne le potenzialità. Entrare nel Metaverso con un avatar presuppone quindi una messa in discussione anche etica, su dove finisce il nostro io fisico e dove comincia il nostro doppio digitale.

 

 

 

 

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