L’emergenza sanitaria mondiale ha trasformato il settore dell’e-commerce italiano negli ultimi due anni. A fotografare questa realtà uno studio dell’Osservatorio e-Commerce B2c del Politecnico di Milano. Rispetto al 2019 sono decisamente aumentate le vendite di prodotto, mentre quelle di servizi hanno subito un iniziale crollo, per tornare a riprendersi negli ultimi dodici mesi senza, tuttavia, toccare i numeri prepandemici. L’analisi, in ogni caso, restituisce una realtà in netta crescita, confermando una tendenza in atto da tempo e sottolineando quanto la variante digitale sia il futuro del commercio retail.
Per quanto riguarda il digitale lato sensu, il pensiero corre subito al Metaverso, una delle keyword dell’autunno 2021. Tra annunci avveniristici e oggettive difficoltà nello sviluppo della tecnologia necessaria, Mark Zuckerberg non è il solo a credere in una nuova realtà capace di fondere fisico e virtuale. Lo dimostra l’impegno profuso in tale direzione da parte di compagnie operanti nei settori più disparati, dalla piattaforma di gaming online Roblox ai colossi dello sportswear come Adidas e Nike.
Dunque, se il futuro delle vendite al dettaglio sarà digitale e il nuovo orizzonte di questo mercato è il Metaverso, è legittimo chiedersi: come sarà l’e-commerce nel Metaverso? Quali opportunità promozionali per i prodotti e i brand? Quali beni e servizi si venderanno? Di seguito, cercheremo brevemente di tratteggiare possibili scenari, partendo da situazioni che stanno già prendendo corpo.
CLOTHES SHOPPING PER GLI AVATAR
Fin dalle prime battute, si è potuto comprendere come l’idea di Metaverso circolante in questi mesi implicasse la creazione di avatar facenti le veci degli utenti. Un elemento che è ormai da anni ampiamente diffuso nel mondo videoludico e che col tempo ha visto crescere il livello di customizzazione. Un assist agli addetti del settore moda desiderosi di affacciarsi sul mercato del gaming online.
Un esempio è la collaborazione tra Balenciaga e Fortnite. La casa parigina ha lanciato una serie di skin e accessori per la personalizzazione degli alter ego del celebre TPS. Una sorta di proiezione del reale nel virtuale, dato che la linea è modellata sulla collezione fisica Fortnite X Balenciaga. Ma non si tratta di una prima volta: datato 2019 è l’accordo tra Louis Vuitton e League of Legends.
Sempre in questa direzione si devono leggere le recenti mosse di Nike, che ha perfezionato l’acquisizione di RTFKT Studios, e Adidas, che ha rilasciato la collezione limitata di NFT “Into the Metaverse”. RTFKT si definisce come azienda che progetta sneakers e oggetti da collezione per il Metaverso e la sua entrata nella famiglia dello Swoosh rappresenta un’ulteriore spinta nella trasformazione digitale di quest’ultima. Una trasformazione che ha ricevuto un impulso notevole anche da Nikeland sulla piattaforma Roblox.
VETRINE VIRTUALI
Roblox è una delle principali realtà impegnate nella costruzione del Metaverso. L’attuale configurazione, che permette sia di sviluppare esperienze che di sperimentare quelle forgiate da altri, sarà la base per lo sviluppo futuro: un mondo virtuale che ricreerà le dinamiche del reale in ogni dettaglio, al fine di abbattere le barriere della distanza fisica. È bene notare che si tratta non di semplici giochi, ma di esperienze a 360°, dai concerti (basti citare l’esibizione di Lil Nas) fino a tour di ambienti virtuali.
Proprio quest’ultimo punto ci permette di ritornare al discorso in sospeso su Nikeland. Questa funziona come gli altri ambienti di Roblox, permettendo di giocare e di creare i propri divertimenti grazie al tool integrato e modellato su quello generico della piattaforma. L’esperienza ludica è potenziata dalla possibilità di sfruttare gli strumenti dei propri dispositivi, ad esempio gli accelerometri, per trasferire i movimenti reali nel gioco.
Dalla nostra prospettiva, l’aspetto più interessante è la presenza di un digital showroom per la personalizzazione dei propri avatar con i prodotti a marchio Nike. Ecco, dunque, che l’acquisizione di RTFKT Studios si rivela di fondamentale importanza in quest’ottica. E il Metaverso si trasforma in un’importantissima vetrina per mostrare i propri prodotti.
Un’opportunità che, per citare solamente un altro caso, è già stata colta da Gucci. Lo scorso maggio, e per due sole settimane, la maison fiorentina ha aperto uno spazio su Roblox, il Gucci Garden. Ai visitatori (meglio, ai loro avatar) è stata proposto un percorso attraverso varie sale tematiche ideate dal direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele. Anche qui, non è mancato uno store digitale, al fine di commercializzare abbigliamento e oggettistica pensati appositamente per i nostri “ambasciatori virtuali”.
La lista di vicende analoghe è lunga (curiosa la discoteca di Snoop Dogg su The Sandbox), come lo è la strada che ancora ci separa da una piena realizzazione del Metaverso. Qualcosa, però, si sta muovendo e quanto illustrato può essere una buona approssimazione di come sarà l’e-commerce nel Metaverso, con la possibilità di trasferire nel virtuale il mondo dello shopping.
Il mondo fisico, infatti, non sarà rimpiazzato dall’universo virtuale, ma da esso potenziato. Ciò fornirà l’occasione per testare sui propri avatar non solo accessori destinati ad essi, ma pensati per la nostra persona. Una dressing room virtuale, utile per abbattere i tempi dedicati agli acquisti. Ma a trarne giovamento saranno anche gli stessi produttori e rivenditori, avendo per le mani la possibilità di condurre indagini sul gusto dei clienti facendo provare loro in anteprima le collezioni, riducendo così il margine di errore.
INFLUENCER IN BYTE E PIXEL
La promozione online, e non solo, si appoggia ormai da diverso tempo agli influencer. Anche in questo ambito, possiamo trovare in nuce cosa ci aspetterà nel Metaverso.
Un caso è quello di Lilmiquela, fashion blogger attiva su Instagram e che ha collaborato con aziende del calibro di Prada e Calvin Klein. La ragazza in questione ha una peculiarità: non esiste in carne ed ossa, ma è generata in computer grafica. Tralasciando questo dettaglio, parrebbe impossibile distinguerla da una delle sue migliaia di colleghe che popolano i social. O dalle altre che, come lei, non sono frutto dell’opera di Madre Natura, ma del sapiente uso di specifici software. Da Candy a Noonouri, la strada sembra tracciata, lungo un sentiero che non potrà che aumentare le potenzialità di questa nuova forma promozionale.
Il Metaverso, infatti, promette di consegnarci avatar a tutto tondo e curati nei minimi dettagli. E c’è da scommettere che saranno proprio gli influencer, sempre attenti alle ultime tendenze, l’avanguardia della customizzazione dei nostri alter ego virtuali.
PER CONCLUDERE: AUGMENTED E VIRTUAL REALITY, PORTE PER IL METAVERSO
Insomma, il Metaverso sembra poter fornire gli strumenti per un esperienza d’acquisto che non faccia rimpiangere lo shopping tradizionale. Un punto, però, deve essere chiarito. Tutto questo sarà necessariamente tanto più godibile quanto più rispecchierà le esperienze sensoriali del reale. Non si potranno tollerare ambienti di scarsa qualità costruttiva (leggasi risoluzione) e oggetti senza la tipica cura dei dettagli che contraddistingue i capi dell’haute couture e dello sportswear di alto profilo.
Aspetti che noi di Mezcal Agency conosciamo bene. Le nostre soluzioni in augmented e virtual reality permettono un’esperienza immersiva e interattiva, che non faccia rimpiangere le controparti in presenza. È con questo know how che ci prepariamo all’avvento del metaverso e alle sfide che ci lancerà in ambito comunicativo e promozionale. Non vediamo l’ora di affiancarvi nella realizzazione di nuove campagne, per dare alle vostre storie e progetti la voce e la visibilità che meritano! Mezcal è, a tutti gli affetti, un’agenzia per il Metaverso.
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