Spesso si sente affermare che non si smette mai d’imparare.
Se c’è un contesto in cui questa massima assume un rilievo quasi tangibile, questo è l’odierno mercato del lavoro.
Il paradigma lineare per cui un essere umano spendeva i primi 20-25 anni della propria esistenza nell’apprendere una professione per poi esercitarla per tutta la propria carriera necessita di una revisione. L’apprendimento permanente è l’unica soluzione alla complessità delle skills richieste per essere competitivi. Andiamo a scoprire cos’è il lifelong learning e come può essere la soluzione duratura per una carriera di successo!
Un nuovo paradigma di formazione
La concezione di formazione classica vede non solo il lavoratore intento ad acquisire competenze professionalizzanti nella prima fase della sua carriera, ma contempla l’idea di un apprendimento verticale, ovvero incoraggiato e finanziato da terzi.
Nella configurazione del mercato del lavoro tradizionale, ogni datore di lavoro era direttamente responsabile dell’aggiornamento delle risorse coinvolte. L’apprendimento permanente, invece, rifugge quest’idea.
Il lifelong learning mette al centro il professionista. Lascia, infatti, che sia esso ad avvicinarsi alle materie che più lo interessano, tramite un processo di auto-orientamento.
La formazione tradizionale, inoltre, vive di rigidità burocratiche: l’acquisizione di conoscenze è tale solo se riconosciuta tramite attestati o diplomi. L’apprendimento permanente effettua una sintesi tra percorsi formalmente riconosciuti ed elementi di formazione informale. Tra questi rientrano, ad esempio, la formazione spontanea che avviene on the job e l’autodidattica.
Riconoscimenti e appoggio istituzionale all’apprendimento permanente
Nonostante l’apprendimento permanente contempli una fluidificazione delle classiche dinamiche di formazione e una parziale perdita di centralità dell’apprendimento scolastico classico, l’Unione Europea riconosce e tutela il lifelong learning. A tal fine è stato istituito nel 2007 il Lifelong Learning Program (LLP): una piattaforma didattica continentale che racchiude tutte le iniziative di scambio fino ad allora presenti. Erasmus, ma non solo: gran parte dei progetti dell’LLP include tra il proprio target anche accademici e personale amministrativo (Erasmus+), professionisti e imprenditori (Leonardo Da Vinci) e studenti adulti coinvolti in processi di formazione professionale (Grundtvig).
Apprendimento permanente: il paradigma didattico del terzo millennio
Il successo dell’apprendimento permanente muove anche dalla congiuntura storica e tecnologica. Crisi economiche e politiche hanno determinato una configurazione dell’odierno mercato del lavoro tutta votata alla volatilità. La concezione novecentesca di posto fisso lascia spazio a un’idea fluida e flessibile di lavoro. Ogni professionista è chiamato a dover continuamente riaggiornare il proprio bagaglio per competere in caso di fine dei rapporti col datore di lavoro abituale. Questo fenomeno, dovuto sicuramente alla contrazione della crescita dei paesi Occidentali, fa da paro con l’obsolescenza di gran parte dei lavori tradizionali. La fondazione americana McKinsey, nel 2017, stimava che il 49% delle professioni sarebbero sparite a causa dell’automazione. L’apprendimento permanente è un passaggio obbligato e favorisce il processo di reskilling, di cui vi parleremo prossimamente.
Per concludere
In questo contesto di grande aumento della domanda di formazione professionalizzante, anche Mezcal sceglie di lanciarsi in una nuova, grande avventura e per farlo si dota di una divisione educational. Nasce Mezcal Academy: uno spazio unico, pensato per mettere a disposizione di tutti gli studenti il know-how di Mezcal Agency. Mezcal Academy sarà un luogo di incontro e condivisione, dove pianificare insieme il futuro o immaginarne uno diverso. Rimanete in ascolto, perché sono in arrivo grandi novità!